Hjelmslev critica la “vecchia tradizione” seconda la quale segno è soprattutto “segno di qualcosa”. Questa concezione, osserva il linguista danese, pur essendo popolare e “largamente diffusa tra epistemologi e logici” è tuttavia “linguisticamente insostenibile”. Secondo Hjelmslev, il segno quindi non rimanda a “un contenuto esterno al segno stesso”, ma è invece (come già sostenuto da…
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Una struttura a due facce
“Non può esserci semplicemente un’espressione senza qualcosa di espresso e viceversa. Queste due proprietà sono fondamentali a tutti i linguaggi.“ (Hjelmslev. “La structure fondamentale du langage”) Hjelmslev affermava che, per motivi puramente logici, ogni linguaggio concepibile doveva necessariamente implicare due elementi: un’espressione e qualcosa che viene espresso. Riteneva che non potesse esistere un’espressione priva di…
La linguistica e il rigore scientifico
Hjelmslev riprende le fondamenta teoriche poste da Saussure e sviluppa in modo approfondito alcuni aspetti centrali del Corso di linguistica generale. In più occasioni sottolinea quanto la linguistica di Saussure rappresenti una svolta radicale rispetto alla tradizione precedente. Fino a quel momento, infatti, la linguistica era stata essenzialmente evolutiva, focalizzata soprattutto sugli aspetti fisiologici e storici…