Maria Giulia Dondero affronta una questione metodologica cruciale per la semiotica contemporanea: la necessità di ridefinire il rapporto tra l’epistemologia del testo e quella della pratica. Se la semiotica del Novecento ha costruito i propri fondamenti analizzando il testo come forma compiuta e autosufficiente, la sfida odierna consiste nel comprendere le pratiche — i gesti, le azioni,…
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La narratività e il quadrato semiotico
La teoria greimasiana trova nella narratività uno dei propri principi strutturali fondamentali. Patrizia Magli e Maria Pia Pozzato mostrano come la costruzione del senso passi attraverso un’organizzazione logica e sintattica, la cui forma elementare è rappresentata dal quadrato semiotico. Esso consente di individuare “le condizioni minime che permettono di cogliere il senso”, poiché qualcosa significa soltanto se è…
Dalla linguistica strutturale alla semiotica del discorso cognitivo
Sorta dalla doppia eredità della linguistica strutturale e dello studio del folklore e delle mitologie, la semiotica si configura come una disciplina autonoma che riflette sulle condizioni di produzione e di ricezione della significazione. Essa si propone al tempo stesso come insieme di procedure applicabili all’analisi concreta degli oggetti significanti. Il rapido sviluppo della sua…
Le strutture discorsive e la teoria dell’enunciazione
Le strutture semio-narrative costituiscono la competenza semiotica generale presupposta da ogni produzione discorsiva. Esse ritraducono, in un quadro semiotico più articolato, il concetto di langue di Saussure o di sistema di Hjelmslev. Ogni enunciatore, nel momento in cui produce un discorso, si trova davanti una base semio-culturale preesistente che deve attivare per poterla trasformare in testo. Il passaggio dal livello delle strutture semio-narrative a quello…
Il percorso generativo del senso
La semiotica di Greimas è, prima di tutto, una teoria della generazione del senso. Essa non si limita a descrivere i segni o le loro manifestazioni, ma tenta di definire il senso secondo i modi della sua produzione, analizzando le relazioni e le trasformazioni che ne costituiscono la genesi. Le componenti che intervengono in questo processo…
Dalla vita alla strategia: la semiotica del vivere secondo Fontanille
Negli ultimi anni, la semiotica ha posto la vita al centro del proprio oggetto di studio. Questa tendenza nasce dall’intento di comprendere non solo i sistemi di segni, ma le pratiche e i modi di vivere in cui tali sistemi si manifestano. Come osservano Betül Çanakpınar, Murat Kalelioğlu e Veli Doğan Günay, oggi “c’è il desiderio di…
Umberto Eco, Dalla frase al contesto: la pragmatica secondo Jakobson
Come osserva Umberto Eco, Roman Jakobson non ha mai considerato il linguaggio un sistema chiuso di forme, ma un insieme di atti concreti inseriti in situazioni comunicative. La sua riflessione, pur partendo dalla linguistica, conduce progressivamente verso quella che oggi chiameremmo pragmatica, intesa come analisi dei segni nel loro uso e nei loro contesti di enunciazione….
La soggettività come proprietà del linguaggio
Secondo Émile Benveniste, la soggettività non è un dato psicologico, né una semplice coscienza di sé. È invece una proprietà che nasce nel linguaggio stesso. «È nel linguaggio e mediante il linguaggio che l’uomo si costituisce come soggetto», scrive, poiché solo il linguaggio fonda nella realtà il concetto di ego. La soggettività, intesa come «capacità del…
Paul Ricœur, La grammatica narrativa di Greimas. Il progetto e la scommessa dell’equivalenza
L’interesse della grammatica narrativa di Greimas consiste, osserva Paul Ricœur, nel “comporre passo dopo passo le condizioni della narratività a partire da un modello logico il meno complesso possibile e che non comporta, inizialmente, alcun carattere cronologico”. La questione decisiva è stabilire se le successive aggiunte introdotte per avvicinarsi ai racconti effettivamente prodotti — orali…
Il linguaggio è davvero uno strumento?
L’idea che il linguaggio sia uno strumento di comunicazione sembra ovvia. Eppure, Émile Benveniste invita a diffidarne. Se ci chiediamo a che cosa debba questa presunta funzione, possiamo imbatterci in due risposte immediate. La prima è puramente constativa: il linguaggio viene usato in questo modo perché gli uomini non hanno trovato un mezzo migliore per…









