Ferdinand de Saussure sostiene che la linguistica debba concentrarsi sulla langue, cioè il sistema linguistico condiviso, piuttosto che sulla parole, ossia le espressioni individuali. Questa è la sua innovazione principale: sposta l’attenzione dallo studio comparativo e storico delle lingue al sistema collettivo che le regola. La langue, definita la prima scienza, è vista come un sistema che definisce i limiti entro cui si sviluppano i suoni e i significati, e per questo ha un ruolo centrale negli studi linguistici.
“È questa la mossa rivoluzionaria del linguista ginevrino, perché fin lì la linguistica si era concentrata prevalentemente sullo studio comparativo delle lingue, sull’esame delle variazioni dei linguaggi, sull’analisi delle mutazioni fonetiche, mentre Saussure dice che si deve studiare la langue e subordina le esecuzioni linguistiche individuali alle competenze collettive e sociali.“ (Stefano Traini. Le basi della semiotica. Strumenti Bompiani)