Nella teoria greimasiana, l’organizzazione del senso non si esaurisce nelle strutture profonde o nelle dinamiche narrative. Un ruolo decisivo è svolto dall’enunciazione, l’istanza che consente alla semiotica di articolare la generazione del senso in una dimensione discorsiva. Patrizia Magli e Maria Pia Pozzato osservano che, nel percorso generativo, l’enunciazione interviene come un livello di mediazione…
Tensione e categorizzazione: il contributo della semiotica tensiva
L’integrazione della semiotica tensiva nel lavoro sulle categorie consente di cogliere la natura dinamica e continua dei valori semantici. Alain Perusset sottolinea come uno dei contributi più rilevanti della teoria di Claude Zilberberg, sviluppata tra gli anni ’90 e 2000, sia stato quello di mostrare che ogni categoria riflette uno stato tensivo, che si manifesta…
La semiosfera prima della semiosfera: Wallis, Lotman, Hoffmeyer
Quando oggi si parla di semiosfera, il riferimento immediato è Juri Lotman. Eppure, la storia del termine è più complessa. Kalevi Kull mostra come la parola fosse già comparsa in stampa nel 1961, molto prima che il concetto diventasse centrale nella semiotica della cultura. È il polacco Mieczysław Wallis a usarla per descrivere la condizione…
Performatività e creatività incarnata
Il tema della performativity viene articolato da Massimo Leone intrecciando semiotica, scienze cognitive e studi teatrali. La performatività non coincide con la performance: quest’ultima è un atto situato, un evento spettacolare e circoscritto; la performatività, invece, è una capacità cognitiva e corporea che attraversa specie differenti, un potenziale inscritto nei processi di significazione. Nella prospettiva richiamata da Leone (e dai…
La relazione noi/loro come dispositivo emozionale e semiotico
Secondo Jurij Lotman, la distinzione tra “noi” e “loro” all’interno di una comunità culturale non è fondata solo su fattori simbolici, topologici o linguistici, ma anche su dinamiche emozionali profonde. In un passaggio centrale del saggio La semiotica dei concetti di “vergogna” e “paura”, Lotman afferma: “l’identificazione in una comunità di un gruppo organizzato dalla vergogna…
Indeterminazione, disordine ed entropia: l’arte accanto ai saperi scientifici
Nel quadro tracciato da Paolucci, Opera aperta di Umberto Eco mostra come l’arte contemporanea reagisca a una serie di sollecitazioni provenienti da domini che, secondo la cultura dell’epoca, avrebbero dovuto restarle estranei: matematica, biologia, fisica, psicologia, logica. Nell’introduzione alla prima edizione, Eco identifica chiaramente questa costellazione di influenze. L’arte e gli artisti rispondono alla provocazione del “Caso,…
Lettore modello e autore modello nella semiotica interpretativa
Nel processo interpretativo, la semiotica attribuisce grande rilevanza ai ruoli svolti dal lettore e dall’autore, intesi non come persone reali ma come figure testuali. È questa distinzione a rendere possibile comprendere come un testo orienti il proprio destinatario e come, allo stesso tempo, il lettore costruisca un’immagine dell’autore a partire dalle strategie discorsive presenti nella…
Semioticità del percepire: forme, campi e vincoli dell’apprensione
La percezione viene descritta da Bondì e La Mantia come un processo che non si limita a registrare forme sensibili, ma che comporta già una dimensione espressiva e valutativa. Seguendo Merleau-Ponty, gli autori sostengono che ogni forma percepita dipende da condizioni di apprensione che ne delimitano la possibilità di apparire. Ciò implica che la percezione…
Umberto Eco. I poeti e la lingua dell’essere
Nel pensiero neoplatonico dello pseudo-Dionigi si manifesta una strategia discorsiva che ha segnato profondamente la cultura occidentale: parlare dell’essere per via negativa, evocandone l’ineffabilità attraverso nomi oscuri, ossimorici, poetici. L’Uno viene descritto come ciò che non è: né corpo, né luce, né numero, né tempo. Per questo può essere nominato solo con immagini paradossali, come…
La vita dei segni e il fondamento semiologico della linguistica
Carlo Sini osserva che la domanda sulla “vita della lingua” conduce immediatamente alla questione della “vita dei segni”. Quando Saussure affronta questo livello più profondo, emergono due aspetti essenziali. Il primo riguarda la posizione dell’individuo e della società nei confronti dei segni. Sini sottolinea la formulazione saussuriana secondo cui la vita dei segni “sfugge alla…









